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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

9 giugno 2011

Processo Boscarino Condanna a due anni Il consigliere comunale: "Sono innocente, ricorrerò in appello". Secondo l'accusa, avrebbe fatto da intermediario per avere controlli fiscali più lievi. Invia un commento


Monza, 9 giugno 2011 - Condannati per corruzione a 2 anni di reclusione con la pena sospesa e la non menzione della condanna il consigliere comunale monzese Franco Boscarino e a 3 anni e mezzo di reclusione (di cui 2 anni condonati dall’indulto) un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Milano, Giuseppe Castello, a cui i giudici hanno inflitto anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Entrambi sono stati poi condannati al risarcimento dei danni al Ministero delle Finanze che si era costituito parte civile, con una provvisionale complessiva di 50mila euro.
Si è concluso così ieri il processo al Tribunale di Monza per l’ultimo troncone dell’inchiesta sull’ex immobiliarista di Lissone Ivano Chiusi, nata dal riciclaggio di assegni per 8 milioni di euro provenienti dalla malavita napoletana. Per questa vicenda Chiusi ha già patteggiato una pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione e altri 6 mesi di pena in continuazione per la corruzione, mentre in udienza preliminare sono stati assolti dalla stessa accusa i funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Monza Davide Pasquale e Vincenzo Orlando e il commercialista milanese Dario Iaccarino.
Secondo l’accusa, Boscarino avrebbe fatto da intermediario tra gli immobiliaristi e il funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Milano, che avrebbe percepito uno stipendio mensile di 3.000 euro, un telefonino con tanto di utenza gratuita e pure un appartamento a Monza, come corrispettivo per sé e altri pubblici ufficiali in cambio di un trattamento di favore nelle verifiche fiscali nei confronti di Chiusi e delle sue società immobiliari, che però sono comunque fallite. «Sono amareggiato per questa condanna perché io ho sempre sostenuto la mia innocenza e senza dubbio presenteremo ricorso in appello - ha dichiarato Franco Boscarino dopo la lettura della sentenza -. Io avevo del tempo libero perché facevo il postino e Chiusi mi dava 1.500 euro al mese per trovargli degli appartamenti da vendere o clienti per comprarli. Ma non si è venduto niente, quindi dopo pochi mesi mi hanno lasciato a casa. Castello era uno di quelli che gli avevo segnalato per un immobile».
La notizia della condanna Ã¨ stata accolta con sorpresa in municipio, dove Franco Boscarino è consigliere comunale di lungo corso, ora nel pruppo Misto e a supporto della maggioranza, dopo aver lasciato poche settimane fa il gruppo Udc quando si è schierato all’opposizione all’Amministrazione azzurro-leghista. Non entra nel merito della questione legale il sindaco Marco Mariani: «in questi casi si accetta la sentenza, ma Boscarino continua a godere della mia fiducia. Poi, c’è l’appello e bisogna attendere la sentenza definitiva». Mariani è garantista e «non è in discussione il ruolo di Boscarino come consigliere comunale».
di Martino Agostoni e Stefania Totaro
 fonte: IL GIORNO


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