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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

21 febbraio 2016

Corruzione bianca

Opinioni

Corruzione bianca

Chiamiamola “corruzione bianca”, cioè legale, ma letale. E’ il finanziamento della campagna elettorale fornito al politico rampante da parte dell’affarista senza scrupoli, per incassare – una volta assicurata la sua ascesa al potere  – una redditizia riconoscenza.
Il meccanismo è sempre lo stesso. Sia che si tratti dell’ultimo caso di Lady Dentiera (Paola Canegrati) per l’elezione del leghista Rizzi a Milano, che di mafia Capitale per Alemanno a Roma. La “corruzione bianca”  non ha confini ed è protetta da una parola magica: privacy. Infatti, ancora manca una norma che imponga ai partiti di dichiarare da chi ricevono contributi. E perfino se chiedi i nomi della famosa cena di Renzi di autofinanziamento, ti sbattono in faccia sempre la stessa porta della privacy.
Ormai è chiaro che è sul finanziamento elettorale che si devono accendere i riflettori. In modo che i maggiori contribuenti siano individuati alla luce del sole e sorvegliati nei loro “contatti” economici con l’istituzione nella quale si sia inserito il loro sponsorizzato. Guardando ben anche nelle fondazioni personali, ormai diventate strumenti di procacciamento fondi per molti politici.
E la politica come si difende da questa richiesta di trasparenza?  Traccheggia, perché vorrebbe continuare a garantire l’anonimato ai propri finanziatori, ma non può dirlo apertamente. Allora procede concedendo risposte formali e blocchi effettivi. Tradotto: fa la legge sulla trasparenza dei finanziamenti, ma poi non produce il decreto attuativo con le istruzioni per l’uso.
E così la “corruzione bianca” infiltra la politica senza essere tracciata.
Nell'indifferenza generale. Fino al prossimo scandalo.
Fonte Articolo 21