Il conflitto.
Nella situazione di stress multi composto, ci avviamo ad
affrontare la quotidianità nella possibilità dell’esserla sconvolta.
Riguardo ad un tema da sempre trattato, quello della
comunicazione, i vari piani di esposizione riguardano la questione propaganda ed
equidistanza obbiettiva, nel come viene percepita e comunicata. Vincoli
economici e indipendenza culturale non trovano risultato e pertanto resta la
responsabilità individuale, personale e culturale di ciò che viene trasmesso o
vietato.
L’unica riflessione che ci sentiamo di trasmettere è che chi
fa propaganda dovrebbe aver conoscenza di ciò che produce una guerra moderna, considerando
il rapporto del dolore direttamente conseguente con l’aumento della potenza e complessità delle armi. Inoltre, e soprattutto considerare il trauma sulle nuove generazioni, che le vededrà traumatizzate e impaurite, se non addiritura terrorizzate, come è da pochi anni avvento in guerre che è meglio non parlarne, nonchè della conseguente emotiva nel passare degli anni. La guerra è la più forte
sensazione di terrore che si può trovare ed è anche parte patrimonio genetico
di quasi tutte le specie che conosciamo.
La questione militare:
Sono varie, l’uso di nuove armi appare evidente, non abbiamo intenzione di
commentare nel merito.
La tensione internazionale:
L’incidente tra India e Pakistan con un lancio accidentale
di un missile da crociera, anche se il
missile coinvolto sembra non essere dotato di capacità nucleare e, secondo
quanto riferito , non aveva testate di alcun tipo è già fonte di tensione.
Altro incidente preoccupante è quello avvento a pochi
chilometri da noi, è “caduto” un drone militare su Zagabria che pare abbia bucato
le difese radar, nessuno se ne era accorto del suo arrivo. Considerato un
evento del tutto bizzarro, la capitale croata Zagabria è stata colpita. Notizia (non verificata) rilevata su Twitter è che: il presidente Milanovic dice che il
drone che si è schiantato a Zagabria è volato attraverso 🇭🇺e
🇷🇴
(membri della NATO!), è rimasto nel loro spazio aereo per quasi un'ora e
- nessuno si è accorto o ha reagito!? "Lo stiamo trattando come un
incidente grave, ma non come un incidente deliberatamente mirato contro 🇭🇷".
Commento in generale:
SE ci sarà una guerra non sarà come quelle che abbiamo sopportato nel passato,
basti…a, sarà sufficiente dare
un’occhiata e pensare alla felice svizzera storicamente neutrale. che oggi non
lo è più.
Guardare verso la svizzera è complicato visto la loro maestria
storica nell’avvolgere le questioni. La comunicazione svizzera è molto
frastagliata ogni cantone dice la propria versione, pertanto…
Non si riesce a trovare (noi non siamo riusciti) traccia riguardo
le decisioni delle 'autorità Svizzera se ha chiuso o non chiuso il cielo del
paese per i voli aerei delle parti in conflitto in Ucraina, ma anche di altri stati,
fornendo loro sostegno militare. https://www.admin.ch/gov/de/start.html
Come pare che per la questione logistica non vi sia
chiarezza. https://home.kuehne-nagel.com/-/news/update-on-ukraine-and-russia
Una situazione che confrontata ai precedenti conflitti in
cui la svizzera , calamita economica di questo insieme di cantoni, si è avvalsa
della neutralità è in fase di analisi visto la rilevanza.
Per concludere i soliti tromboni della furbizia alzano le grida nel predisporre del nostro già passato e presente sacrificio, nel loro continuo del sacrificatevi voi.
Mantenere la calma ed essere moderati.
MM
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