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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

6 febbraio 2011

Albania, ancora tensione

Belgrado, 4 feb. (TMNews) - Nel timore di nuovi incidenti, l'opposizione albanese guidata da Edi Rama torna in piazza per il terzo venerdì consecutivo, determinata a chiedere le dimissioni del premier di centrodestra, Sali Berisha, ed elezioni anticipate. Dopo gli scontri a Tirana del 21 gennaio scorso, in cui tre manifestanti furono uccisi da colpi di arma da fuoco e il corteo pacifico del venerdì successivo per rendere omaggio alle vittime, anche per oggi l'appuntamento è alle ore 14. Dalla capitale però, la protesta si estenderà ad altre tre città albanesi: Lezha (nord), Vlora (sud) e Korca (sud).
"Abbiamo tutte le ragioni di essere inquieti per la situazione, c'è ancora un rischio di escalation del conflitto" ha dichiarato l'inviato dell'Ue a Tirana, il diplomatico slovacco, Miroslav Ljacak. Il quale ha lanciato nella serata di ieri l'appello "ai cittadini albanesi a rimanere calmi e a comportarsi in maniera responsabile senza permettere che queste manifestazioni degenerino in provocazioni o violenze".
L'opposizione albanese, guidata dal Partito socialista di Edi Rama, rifiuta di riconoscere la vittoria 'truccata' di Berisha alle legislative di giugno 2009 e boicotta di fatto da allora i lavori parlamentari. Da parte sua, il premier ritiene che nel 'venerdì nero' del 21 gennaio scorso, sia andato in scena un tentativo di colpo di stato e difende i militari accusati dalla Procura albanese di aver aperto il fuoco sulla folla. Un braccio di ferro politico, ma anche istituzionale, che si è ormai trasferito in piazza alimentando il rischio di nuove tensioni e violenze.