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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

6 dicembre 2021

Cara.

Cara.

Foto web
La giornata si apre in una Milano dal cielo sereno compromesso da quella foschia inquinante a cui ormai ci siamo rassegnati.

La questione pandemia ci investe come un treno in corsa in divieti e regole e vaccinazioni, mentre la scienza presenta la profondità degli interrogativi che avvolgono l’evoluzione della nuova malattia e, il non prendere in considerazione i molteplici aspetti è solo nell’interesse proprio dimenticando l’interesse collettivo. L’ultima comunicazione da considerare e quella del capo del Centro scientifico per la ricerca genetica molecolare presso DNKOM Andrey Isaev che ritiene che il COVID-19 si stia evolvendo tra le popolazioni di grandi mammiferi.

Ancora ribadiamo la nostra riflessione, "meglio prevenire con soluzioni intelligenti e tecnologicamente evolute che curare nel poi con sistemi coercitivi burocratici".

Oltre a questo, la situazione internazionale si sta sempre di più ingarbugliando rendendo irrazionale qualsiasi analisi, in prospettive controverse.

Il nostro prospettico è semplicistica e ignorante. Nel ricorre dei cicli storici rapportiamo l’attuale evoluzione a quella avvenuta nel passaggio alla rivoluzione industriale. Nella simbologia più semplice, di quella gara avvenuta tra la velocità del cavallo e il treno. Il cavallo consolidato nelle sue certezze e il treno/auto l’incognita del futuro. Un passaggio che ha modificato costumi e intelligenza e che ha proiettato l’umanità in due guerre. Se questa analisi rispetta la realtà nelle riflessioni ciclico storiche dovrebbero far riflettere sul pericolo che stiamo affrontando. Altrimenti è solo una ricognizione priva di senso.

Nell’oggi la situazione è ben più complicata e estremamente più ampia. Il mondo sta parlando di Democrazia. Del mistero della Democrazia e dell’immagine che ne avremo e avranno i tempi futuri.

Immaginiamo che la Democrazia non possa essere confusa con elementi di proprietà è o almeno dovrebbe essere un bene comune. L'interrogativo è,  può esistere la Democrazia senza trasparenza? Non intendiamo trasparenza economica ma trasparenza culturale? Questo ci riporta alla introduzione del prevenire e curare nel senno del poi.  

Per essere semplici, riguardo una questione scottante quale è lo spostamento di masse umane da continenti a ad altri continenti; la questione era stata analizzata e prevista da società di consulenza ad alto livello molti anni fa prima del attale disastro, inammissibile il dire non lo sapevo.

Certo è, che secondo alcuni schemi politici l'apporto di queste masse non è solo uno svantaggio ma compensa alcune crisi, tra cui natalità ecc. e aiutano a consolidare la leadership (l’analisi e ben più articolata questo qui è il solo ridurre la questione in semplici minimi termini) Però si sapeva, e la principale attenzione della politica locale era tenuta a considerare l’impatto tra la cultura locale da lei stessa strutturata, e l’introduzione in questo contesto economico sociale di diverse concezioni filosofiche morali.

Resto ancora il ripetersi della storia, l’uso dell’oscurantismo al proprio fine.

Il rispetto...questo; l’attualità ci porta ad un raffronto indotto con la cultura Islamica, un pensiero controverso anche nel suo interno, di cui stiamo vedendo o vogliamo vedere una parte aggressiva destabilizzante della nostra cultura, sin nelle micro intenzioni alimentari e di apparenza sociale esasperate. Mentre essa nella sua espressione è logica nel proprio contesto locale è fragile e sensibile (come tutti le due facce della medaglia).

Giustamente alcuni potranno domandarsi quale sia la nostra posizione nel merito. Per trasparenza è quella evoluzionista antropologica di riferimento illuminista. Il che vuol dire che nel nostro errare ci siamo adattati alla cultura locale cercando di comprendere e rispettare. Possiamo definire la proiezione dell’esploratore che non si avvicina ad una cultura per lui nuova per imporre la propria, ma l’accetta e la rispetta, anzi fa di più ne comprende la grandezza e si arricchisce, amplifica la sua percezione. Il partecipare, il cercare di comprendere, condividere il sapere senza assolutismi o relativi, è il potere dell’illuminismo.

Una questione che comunque sia, la cultura dovrà affrontare anche per il futuro di esplorazione dello spazio nella cognizione logica della possibilità d’incontrare nuove forme di vita.  Ciò non vuol dire essere indifesi o sottomettersi ma cercare la comunicazione comprensiva, ben sapendo che ha dei limiti sia intellettuali, fisici e scientifici tecnologici.  Simuliamo che nel futuro nello spazio esterno al nostro pianeta, s’incontreranno altre ragioni, come ci comporteremo… Se questa è una ipotesi folle, allora per logica dovremmo fermarci nelle nostre esplorazioni. L’umanità sta affrontando questo nuovo passaggio a cui manca ancora il nome, semplicemente come mancava il nome treno o automobile, rivoluzione industriale, ecc.

Rientriamo nella questione intellettuale di oggi, ovvero la Democrazia.

Il Global Time di oggi riporta un articolo in esclusiva di GiancarloElia Valori .  Il prospetto riguarda un’intervista rilasciata dal Valori :  West’s biggest misconception, cliché about CPC is that it’s not democratic: Italian economist 

Non commentiamo ma cerchiamo di comprendere il Valori. Da una nostra elementare analisi guardando AMAZON ha scritto circa 33 libri( S.e.&O.). Essendo noi elementari ed ignoranti Scribes (noto anche scriba inglese: Scribe ) non possiamo che ammirare la prolificità intellettuale e la visione del Valori.

La nostra visione Democratica è ampia e superficiale come avrete ben compreso, nell’analisi semplice manca a nostra opinione una questione che prima o poi “arriverà al pettine” come si sul dire. È la questione Taiwan. Vogliate prendere a grandi linee questa defezione ma vorremmo far scorgere un parallelo che è apparso. Il parallelo della visione di Taiwan con Cuba nella loro posizione geopolitica. (Speriamo di non restare fulminati).

Ribadiamo il concetto che amiamo la Cina e non possiamo far altro che ringraziarla per quanto sta dando al mondo, come si suole dire “anzi di più”. Quanto ci rende sereni è la fiducia che abbiamo in una cultura così sensibile e profonda, di cui purtroppo conosciamo ancora poco, ed è stata così a lungo martoriata.

Leggermente, condizioniamo di queste emozioni,  musicalmente con Cara.


MM

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Le emissioni digitali di questa storia sono stimate almassimo tra 1,2 e 3,6 g di CO2 per visualizzazione di pagina. ( L' effetto serra causato dall'anidride carbonica per provocare il riscaldamento globale è una potente intuizione. Sulla base di esperimenti relativi all'aumento della temperatura, al contenuto di anidride carbonica e all'assorbimento di calore, più di 30 gruppi di ricerca degli otto principali paesi industriali hanno confermato questa tesi").