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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

15 agosto 2015

Rinnovi delle concessioni autostradali,

Gli attenti e professionali giornalisti italiani ci fanno sfuggire una notiziola che ho letto ieri , sui rinnovi delle concessioni autostradali. In sostanza  il ministro Lupi, storico militante di “Corruzione e Liberazione”, prima dell’incidente che lo ha costretto a riluttanti dimissioni, aveva prospettato agli attuali concessionari un rinnovo senza gara di 28 anni, dal 2015 al 2043, in cambio di un impegno dei
concessionari a fare “investimenti”, anche questi senza gara perché i concessionari hanno tutti le loro imprese e quindi lavorano “in house” senza fastidiosi concorrenti al ribasso, e siccome sono proprietari di cave, hanno costi minori e maggiori margini per il nero.
E’ vero che i problemi più importanti per la chiacchiera politica sono  se uscire dall’Euro, se tifare più per Tsipras o la sua sinistra, come combattere il tentativo “fascista” di abolire il bicameralismo e riuscire a fare delle leggi di riforma ( cioè che colpiscono qualche interesse precostituito) in meno di 10 anni, però sulle autostrade fin dai tempi di Prodi, ci stanno derubando in modo sfacciato, e tra i problemi  che ostacolano la nostra economia c’è anche un costo delle autostrade spropositato rispetto al resto d’Europa, e  le violazioni delle regole europee di concorrenza sono così scandalose che un giorno ci provocheranno un’ondata di multe.
In ogni modo, e con grande dispiacere della sinistra interna del PD, tradizionalmente piuttosto “autostradaiola”, il nuovo ministro Del Rio sta mandando a quel paese i concessionari che di fronte all’inaudita pretesa di fare una gara pubblica fanno saltuariamente occupare le autostrade dai loro dipendenti, non so se con il concorso dei sindacati ma non mi stupirei. Soprattutto fanno appello a tutti i loro amici politici per fare cadere presto questo governo, così insolente verso i poteri costituiti che Renzi merita di fare la fine di Fiorentino Sullo, polverizzato per il suo progetto di riforma urbanistica che attentava alle radici della prima repubblica, notoriamente fondata sulla speculazione edilizia.
La seconda pare invece fondata sulla speculazione autostradale, fin da quando Prodi svendette quelle dell’IRI ai Benetton, che le pagarono 500 miliardi di vecchie lire successivamente recuperate con la vendita dei soli autogrill, e subito dopo ottennero la proroga delle concessioni e l’ancoraggio automatico delle tariffe al costo della vita, informazioni che erano state nascoste agli altri potenziali concorrenti, e così il valore delle sole autostrade balzò a 5000 miliardi. Ma bisognava “fare in fretta” a ridurre il debito pubblico per entrare nell’Euro....
Per la cronaca, il ministro Del Rio non è deputato, perchè Bersani si è rifiutato di nominarlo nella magra cinquantina che decise di concedere a Renzi, che pure aveva preso il 30% alle primarie contro di lui. Ma Del Rio era emiliano, e violava le due principali regole della cooptazione politica: sembrava decisamente più in gamba degli emiliani “fedelissimi” di Bersani e forse di Bersani stesso....
Sempre per la cronaca, un marziano potrebbe chiedersi come mai del permanente scandalo autostradale non si siano mai occupati gli indignati di professione, tipo Travaglio e Grillo, e solo molto marginalmente i PM d’assalto. Ne parla ogni tanto solo il prof. Ragazzi, sull’organo degli economisti italiani “lavoceinfo”. Ma, certo, anche se ha rappresentato l’Italia alla Banca Mondiale, è molto meno autorevole del procuratore di Trani...
Claudio bellavita.