Disegno eterizzante?
In Italia mentre i mezzi di grande audience consolidano l’attenzione,
attenzione che viene dolcemente rilanciata alla cura con l’illuminato l'Italia con
le sue magie", riproponendo flussi di nascoste bolle.
La guida presente vede sull'assegno unico per le famiglie e il
via libera alle assunzioni per la gestione dei fondi del Next Generation Ue, dove,
dagli autonomi ai disoccupati, riceveranno l’assegno unico che entrerà poi a
pieno regime da gennaio 2022.
La questione sta diventando sempre più politica in questa cura
parziale, e non dovremmo dimenticare i grandi problemi emergenti, specialmente
per coloro che si sentono esclusi e sono stati esclusi da compensazioni precedenti
e attuali politiche, dimenticato lo sciacallaggio sociale indotto nell’opportunismo
di trarne vantaggi, personali apparenti leciti e illeciti; fregandosene della
coerenza necessaria nelle loro azioni e calcolandone sicuri, i costi
sanzionatori inferiori al guadagno. (ndr. in un sistema sociale obbligato il
costo della giustizia deve essere uguale? Ma questo non è discriminatorio se il
rapporto economico tra gli attori è socialmente diverso?).
Questioni pur complicate ma risolvibili; che siano, sono
state, e appaiono pur nell’apparente disegno
eterizzante per convenienza politica di gruppo d’interesse, insensibili allo
sciacallaggio conseguente.
La questione Covid è ancora preoccupante ed è ben più che
una crisi sanitaria, quello che s’intravede è che la pandemia ci sta’ facendo
precipitare in un impoverimento generale, una crisi occupazionale ma soprattutto
una crisi economica che coinvolge trasversalmente tutti i settori del lavoro, ricercando il mantenimento o ripristino della precedente qualità di vita, innestando
potenzialmente il ripetersi di quel fenomeno di
cannibalismo sociale già sperimentato.
L’incombente situazione vede negli investimenti la ragione
della sopravvivenza. Non sappiamo se questi investimenti sono stati analizzati
nelle singole proiezioni, se la capacità organizzativa degli investimenti è capace. Riflettendo su ciò che abbiamo visto per la pandemia il tanto è da dover far intervenire
l’Esercito. (Non risulta che altri o pochi paesi democratici siano occorsi se
non parzialmente in questa strategia).
Non sappiamo molte altre mostre cose nella strategia del "ci penso io",
come è già avvenuto nei decenni passati.
A stretto giro di cassa si apre la stagione turistica, che
rappresenta una fetta significativa del PIL, in quel collo di bottiglia
caratterizzato ancora nell’ecosistema Fiat/turismo; dove l’ecosistema turistico
nazionale è insufficiente e strutturato nella logica industriale dominante obsoleta.
Inoltre, dovesse avvenire l’aumento del numero di casi
COVID-19 e del rischio di una mutazione della variante del virus, il settore
verrà colpito da un "secchio di acqua fredda". D’altra parte, necessita che la eticità dei
dati non venga deviata da apparenti confusioni o smarrimenti. Il calcolo
rischio/ vantaggio non si limiterebbe solo a questo ma potrebbe innescare un
susseguirsi di eventi che se pur nascosti all’opinione pubblica porterebbero causare
invalutabili danni. La decisione del governo britannico è un duro colpo per il
settore turistico del Portogallo, dovrebbe far pensare.
Oltre all’imminente problema Turismo, nella suite del
cambiamento, sotto il tappeto all’orizzonte, prossime le nuvole, il che riguarda l’inflazione
di cui si discute, e che appare già
palpabile nel costo della vita. La questione riguarda soprattutto quella
umanità che ha già pagato dall’innesto dell’euro al posto della lira. Inutile ripetere
lamentele, le discriminatorie che ha causato nei settori alimentari,
professionali e immobiliari, pesando su classi sociali già colme di debiti,
mentre gli affitti rimangono ostinatamente alti per molte persone, e un ulteriore colpo creerebbe ancor di più l’emarginazione
e le sue valutabili conseguenze attendibili.
Per molti, la proprietà della casa è stato ed è un sogno
irrealizzabile a causa del basso reddito necessario al mantenimento e sviluppo
della famiglia, ora la pandemia non ha aiutato le cose.
Il paradosso è che gli sviluppatori immobiliari in effetti offrono ancora alcuni degli appartamenti più economici, ma che sono anche tra i più costosi con lo stipendio mensile preso in considerazione. Inoltre è valutabile il calmiere impostato dalla edilizia pubblica, che risulta non concorrenziale, sia sotto l’aspetto tecnologico che economico, penalizzante nella stessa strategia di proprietà della casa come una cosa molto desiderabile, un segno di prestigio. Dimenticando che l'offerta ampia e competitiva degli enti di locazione pubblici e commerciali regolerebbe il mercato e metterebbe sotto pressione i canoni di locazione in generale in una società di consumo indirizzata, e nella quale si nasconde anche una delle cause principali avvenute di causa nella diminuzione delle nascite. "L'alloggio, come il lavoro, non è qualcosa che può essere comprato e venduto sul mercato aperto con il prezzo più alto e più basso", afferma Regan. "Stai parlando di esseri umani reali e viventi e di comunità sociali. È probabile che le persone considerino l'alloggio come una casa e non come un pezzo di proprietà che può essere acquistato e venduto su un mercato aperto per fare più soldi".
Bisognerebbe cambiare le dinamiche, il mercato sta cambiando a causa del lavoro
ibrido, dell’invecchiamento con il relativo bisogno assistenziale e impoverimento
costante di questa fascia, in oltre le persone stanno tornando nelle loro città
d'origine dalle città più grandi o si trasferiscono nei sobborghi delle città
più grandi. Aumentare l'accessibilità degli alloggi, soprattutto tra i giovani
professionisti, i genitori single e i membri meno abbienti della società. Non è
politicamente etico risolvere con la soluzione professionalmente gratificante a discapito
di altri.
I dati attuali continuano a indicare che il settore residenziale,
e in particolare il multifamiliare (più unità abitative in un edificio), ha
resistito bene all'impatto della pandemia, con la riscossione degli affitti e i
tassi di occupazione più elevati rispetto ad altri beni immobiliari
gestiti, questo ha fatto che capitali riversati
in città e grandi capitali provenienti dai mercati esteri, impostino la successiva
(la precedente è avvenuta con il passaggio all’euro) “’impennata dei prezzi" per
le conosciute ragioni di mercato. Ovviamente settori professionali collegati
modificheranno le loro ragioni aggravando ancor più una situazione di giustizia
sociale. Ciò potrebbe esercitare ancor più pressioni sui governi per affrontare
il tipo d’ investitori istituzionali che si sono riversati nel settore. Per
approfondire questa questione in Italia necessita analizzare e dedurre dall’ecosistema
conseguenziale politico sociale in particolare nel contesto della rapida
escalation.
Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà.
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