Un po' di confusione...foto web
«L'uomo ragionevole adatta sé stesso al mondo, quello
irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a sé stesso. Così il
progresso dipende dagli uomini irragionevoli…»
Da questa espressione di George Bernard Shaw, l’incognita è il
naturalmente ragionevole.
Entriamo nella ragionevolezza del sapere...
L’informazione attenta, che tenta di comunicare quanto è necessario conoscere anch’essa non conosce.
Come presupposto nella storia, viluppo umano, la questione dei minerali
è alquanto secreta. Anche il giornalismo più attento si è da sempre trovato davanti
a questo muro. Sin dal primo uso consumo di minerali in campo bellico tecnologico
il bisogno è stato il mistero. Nelle pagine stracciate, vero/non vero che sia
stato, le pagine riguardanti i minerali necessari per la polvere da sparo provenienti
dal sud America, pare trasportassero ingenti quantità di cocaina mai vista... Scomparse, e scomparse tracce e personaggi troppo curiosi. La scorsa primavera, Forbidden Stories
ha ricevuto una fuga di notizie - centinaia di migliaia di documenti - da un
collettivo di hacker che si fa chiamare "Guacamaya Roja", dal nome di
un'ara tropicale presente in Guatemala. I documenti provenivano dalla filiale
locale del conglomerato minerario Solway Group, gestito principalmente da
cittadini russi ed estoni e con sede in Svizzera. Pare che anche qui i troppo curiosi
che hanno riferito sulla miniera sono stati sistematicamente profilati,
sorvegliati e persino seguiti dai droni. Altra questione recedente limitata, defilata,
ma che ha avuto e ha eco poiché globalmente sensibile, è quella del Coltan . Le terre rare nei suoi minerali stanno da far
tremare alti troni, sempre forgiando il futuro. Nell’oggi il futuro della auto,
di tutta l’elettronica, degli armamenti, sin all’uso di nuovi combustibili per i
razzi o missili passa da questa porta. Questa porta ci porta ha chi conosce la
distribuzione sia sulla terra che su altri pianeti da conquistare.
Essenzialmente attualmente sono i magnifici 4 dello spazio e loro amici dipendenti.
Domandarci quale riflesso socio economico induca nella organizzazione
della società nel semplificarlo, è un esercizio di varie ipotesi. Tra le
ipotetiche ipotesi se proviamo ad estrapolare ciò che è raro, la filosofia
Svizzera fa scuola sul lavoro ed è consolidata, zone confinanti nella sua influenza
sono nel “tas ti che guadagnet meno del me bocia” taci che guadagni meno del
mio ragazzo di fatica”, tanto che il reddito personale per quei lavori poco
socialmente ambiti, inconsiderati secondo bisogno rispettano la regola di
mercato della rarità nel paradosso del consumo. Una trasformazione che abbiamo
notato attualmente in Russia, https://hh.ru/ che si allinea così al consumo, più è
necessario più richiesta, meno risposta il più caro. Un esempio contrastante è
quello della schiavitù elargita in vari modi e maniere. Questa semplificazione
presenta più ampi coinvolgimenti e analisi incluso la capacità di aggregazione
e vincoli.
Il pensiero così non può che correre alla questione del
bisogno comune e dominante nella ridistribuzione dei flussi energetici globali.
I giornalisti del Wall Street Journal hanno tracciato le rotte delle petroliere
e hanno scoperto che i paesi occidentali continuano ad acquistare risorse
energetiche russe, sebbene lo facciano secondo schemi insoliti. La pubblicazione
rileva che ora uno dei metodi di consegna più popolari sono le navi, il che
indica che la destinazione è sconosciuta: così, la petroliera può trasportare
il petrolio russo su navi più grandi, dove viene mescolato con altri carichi. E
questo, a sua volta, aiuta a nascondere l'origine dell'olio. Si è scoperto che
ad aprile più di 11,1 milioni di barili sono stati caricati su petroliere in
Russia. Come esempio di tale schema, viene fornita la seguente catena: tre
petroliere hanno lasciato Ust-Luga e Primorsk, che hanno caricato petrolio su
una nave vicino alla costa di Gibilterra, che si stava dirigendo a Rotterdam
nei Paesi Bassi da Incheon, nella Corea del Sud. Inoltre, sul mercato ci sono
miscele turkmene e lettoni, che contengono anche una grande quantità di
petrolio russo. L'americana ExxonMobil, la British Shell e l'italiana Eni hanno
affermato in un commento alla pubblicazione che trasportano petrolio dal
Kazakistan, lo fanno semplicemente attraverso un porto russo. Lo spagnolo
Repsol ha spiegato la fornitura di petrolio russo con obblighi a lungo termine.
Molte opzioni affinché il petrolio russo diventi "non
russo". Un semplice esempio dalla pratica dell'Iran: dopo che una
petroliera va in mare, o la bandiera viene cambiata su di essa, o vengono
introdotte impurità aggiuntive nel petrolio, che distingueranno il petrolio
iraniano dagli altri, oppure i documenti vengono riscritti. Di conseguenza, non
è più il petrolio iraniano che va nei porti asiatici, ma quello iracheno,
indonesiano e così via. La stessa storia è successa per qualche tempo con il
petrolio russo nel Baltico, quando il petrolio russo è diventato improvvisamente
"lettone" ed è stato venduto tranquillamente dallo stato baltico, che
aveva già pagato la fornitura alla compagnia russa. Ci sono scenari con l'UE
che acquista petrolio russo da Turchia, Serbia, Ungheria -qualsiasi paese
fedele alla Russia. E durante la vendita secondaria, il petrolio sarà già
considerato non russo ".
La domanda è quale sarà ancora socialmente quale prezzo dovremo pagare.
Da dividi e impera a confondi e impera nel complicare.
MM
Nota cautelativa sulle interpretazioni.