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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

25 aprile 2022

Proibito…

 Proibito…

Manneken Pis Bruxelles

Sembra sempre meno fattibile una proiezione diversa del “è così o così” a cui,  consci della fragilità ci genuflettiamo in silenzio, nel forse che anche le favole hanno il loro limite.

La storia di oggi.

Il Tam Tam tamburellante di alcuni sciami di media trasportano molti verso quell’obbligato sacrificio che i disperati eventi attuali riconducono.

In effetti gli affari non vanno poi tanto male. Un alto giornale economico globale apre la sua testata con” La spesa militare globale supera i 2 trilioni di dollari per la prima volta mentre l'Europa aumenta le difese”.  Poveri e piccoli quanto siamo, quando parliamo di trilioni e  nemmeno sappiamo cosa siano, ringraziando la nostra scolarizzazione. Un trilione è il numero naturale che, nel sistema di denominazione chiamato scala lunga, equivale a un milione di bilioni, cioè un miliardo di miliardi, ossia un milione alla terza (1 000 0003 = 1 000 000 000 000 000 000 = 1018), succede il 1 000 000 000 000 000 000 e precede il 1 000 000 000 000 000 000. Il trilione equivale anche a un milionesimo di quadrilione. Nel Sistema Internazionale il prefisso per il trilione è exa. (wiki).  Per renderci conto del valore percettibile possiamo comparalo con le spese per le azioni previste nel budget dello Stato (Legge di Bilancio 2022) per un totale: 1.093.956 M€.

L’esercizio che vi dovete proporre per comprendere è nello sensibilizzarvi sul peso di queste cifre è risolvere il problema di quanti budget di Stato stanno in "e" trilioni di dollari. Certo il calcolo è solo indicativo poiché il fattore temporale d’investimento predispone altre variabili relative, vengono pur sempre comparabili ed oltre.

foto web 

Nella somma,  non stiamo parlando di “bruschette” al business della spesa militare dobbiamo collegare l’altra faccia della medaglia, quella dell’intervento riparatore assistenziale  pietista, ma qui entreremmo in un cortocircuito di sistema.  Quello che possiamo attenderci o si spera, oltre a speranze favolistiche, è che gli sciami mediatici non abusino troppo in questa situazione nello sfruttamento e manipolazione della ingenuità naturale.

In questo dilemma cerchiamo di comprendere un susseguirsi di passaggi storici riguardo le guerre viste sotto l’aspetto di un primordiale evolutivo.

Nel vedere,  come suggerito da più parti l’evoluzione della attuale operazione militare in Ucraina nella terza guerra mondiale.  Uno sguardo cade sulla seconda guerra mondiale che potemmo vederla nel suo iniziare, dove la Germania con l’occupazione della Polonia si espose in una significativa battaglia che vide la cavalleria Polacca con i suoi prestigiosi destrieri affrontare i carrarmati tedeschi, come il vecchio il consolidato sistema polacco venne sconfitto dalla tecnologia industriale made in Germany del tempo. Analogo nella situazione la questione sul fronte francese con la linea Maginot. Estrarre dall’insieme questi due punti ci pare opportuno poiché nei ripersi della storia queste fasi evolutive si ripercorrono ovunque dovunque e costantemente in un interscambio di poteri.

Proiettare nell’attuale tali ipotesi è un altro esercizio che potremmo considerare in tutte le sue variabili.

Nella somma filosofica, sociale porta queste analisi in un materialismo sconcertante ma di cui ne si deve tener conto. Come allora, la reazione semplice nel considerare un uomo che odiava gli affari. Friedrich Engels ne è la proiezione, figlio di un proprietario di una fabbrica, un cristiano pietista, di sangue nobile prussiano con la madre è di buon cuore, obbediente all'etichetta di quel tempo e amante della letteratura e la storia. Analizzare la diversità filosofica tra il pensiero di Engels e quello di Marx e un’analisi che ha trascinato molti nelle sue profondità, un esercizio difficile nella superficialità del costante dello spingere alla polarizzazione sociale, resta scelta individuale e soggettiva del momento lo sceglierne e se si reputa necessaria questa scelta anche in considerazione del materialismo evidente a cui la bisogna affranca.

La massima espressione filosofica applicata nell’attuale la troviamo nelle varie geopolitiche economiche, regole civili, in quella ampia interpretabilità del Diritto e nella capacità comprensiva che vi sono leggi che rendono gli uomini liberi o schiavi, forse questo l’esercizio più complicato e fragile che questo periodo sta vivendo nella sua variabilità temporale, sociale, geografica. Non fare errori è il più grande momento per coloro che guidano la storia sono tenuti, vittime nel calcolo collaterale sarà il peso che la storia chiamerà a rispondere. Ecco fatto la terza guerra mondiale, siamo solo all’inizio del reset.

Non preoccupatevi è solo un’urinazione simbolica, però almeno non dite che gli affari vanno male!

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